Come dev'essere stato bello avere un corpo, nell'Ottocento. Come dev'essere stato bello darlo in pasto a chi in pasto lo dava, ai tempi in cui fiorivano i canti di Lautréamont e i "reati immaginari" quali l'eresia, la sodomia, la stregoneria cassati dal Codice Napoleonico non erano ritornati di nuovo in auge quali spauracchio dello stato di polizia organizzato dall'oligarchia politico-religiosa come accade nella Russia del demente aguzzino Putin! Tutto si articolava nel corpo, come in un grido. Adesso nel corpo rischia di articolarsi o, meglio, disarticolarsi non il grido, che non c'è più, ma il belare degli infanti a vita. Scrive Balzac che un uomo, quando si spoglia, togliendosi abiti, pantaloni, scarpe e ghette, è un uomo che ha perduto ogni potere sociale [...]. Quest'uomo, oggi, è regredito all'infanzia oltre ogni immaginazione: non legge, non riflette, guarda solo qualcosa che catturerà la sua attenzione per pochi secondi. È mercificato oltre necessità, per paura di valere di meno mette il cartellino del prezzo su tutto. La mercificazione del corpo la vediamo ovunque, nella scienza come nella pseudoscienza che l'aspetta al varco una volta smentita o superata, nella religione come nel religiosismo moral-sessual- sentimentale che nei secoli dei secoli è piccolo borghese e fedele alla propaganda che lo precede e che precede ogni dio catodico e laico. C'è un paravento scientifico ovvero scientista e superstizioso dietro il quale si nascondono le cose dell'autoritarismo finanziario funzionale allo stato di fatto e di stallo, e il corpo è tra queste, e questo stato di fatto e di stallo per funzionare ha bisogno che il corpo e la sua sessualità continuino a essere infelici, a crogiolarsi nel recinto delle cosiddette trasgressioni- regressioni licitate affinché l'essere umano resti nell'alveo della perversione, carissima da soddisfare senza peraltro soddisfarsi, e non pervenga mai alla versione gratuita, anticommerciale, rivoluzionaria, spauracchio di ogni dispotismo politico e assolutismo religioso.
IL CORPO - ALDO BUSI
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