Kijimuna, Kenmun, Namahage, perfino il dio Masau'u della tribù degli Hopi che vive in un paese lontano... tutte le divinità che hanno fissato la loro dimora vicino ai luoghi abitati dagli esseri umani sembra che abbiano sembianze pensate per incutere terrore. Sguardo folgorante, zanne, corpi colorati di rosso, armi in mano.
Non c'è dubbio che siano così in parte per proteggere se stessi. Io, però, più che per questo, penso che il loro aspetto serva per mettere alla prova i nostri cuori. Perché solo chi è in grado di vedere al di là delle apparenze può venire toccato dalla potenza delle loro anime delicate.
In principio i bambini provano una paura sincera di fronte a quelle sembianze, poi, con altrettanta spontaneità, col tempo imparano ad accettare le divinità per quello che sono.
Anche Hajime portava in sé qualcosa del genere, qualcosa di magico e di sacro.
Chissà come mai sono riuscita a entrare nel suo mondo con tanta naturalezza, nonostante non fossi più una bambina.
Quando conosciamo persone nuove, tutto sommato non credo che prestiamo molta attenzione al volto. Credo piuttosto che le guardiamo nell'animo. L'atmosfera che emanano, la voce, l'odore... percepiamo una combinazione di tutte queste cose. Hajime aveva un animo tutto d'un pezzo. Di solito c'è sempre un che di ambiguo nell'impressione lasciata dalla gente, Hajime, invece, comunicava una grande risolutezza, con un sottile barlume di malinconia. Era stata la sua forza a colpirmi.
Se tutte le persone riuscissero a creare un contatto così profondo con le cose che succedono attorno a loro credo che il mondo forse...
il mondo forse risplenderebbe di un'unica grande luce, di un bagliore irresistibile generato da tutte le stelle unite, di un fulgore visibile anche nel buio più pesto.
Proprio come quando dalla punta del promontorio avevo visto il mio paese e la mia amata baia estendersi a perdita d'occhio. Proprio come quando, assottigliando gli occhi, avevo visto lo sfavillio dorato del mare in lontananza.
Fu un'immagine molto vivida, come se stessi già vedendo quella luce.