... Francis Scrymgeour, contabile alla Banca di Scozia in Edimburgo, era giunto all’età di venticinque anni vivendo una sua quieta, onorata, domestica vita. La madre gli era morta ch’egli era ancora in tenera età, ma il padre, uomo tutto senno e probità, lo aveva fornito d’una eccellente istruzione e allevato a metodiche e frugali abitudini. Francis, ch’era d’indole docile e affettuosa, profittò con zelo di questi insegnamenti e si dedicava, cuore e anima, al suo ufficio. Una passeggiata al pomeriggio della domenica, qualche pranzetto fuorivia co’ membri della sua famiglia, un’escursione ogni anno attraverso la Scozia, erano le uniche distrazioni sue. Sí che ben presto venne nelle grazie de’ suoi superiori e si guadagnava uno stipendio di dugento sterline all’anno, con la prospettiva che, col tempo, gli sarebbe stato aumentato del doppio. Pochi giovani erano piú felici, piú laboriosi, piú volonterosi di Francis Scrymgeour. Talvolta, a sera, dopo aver letto il giornale, si metteva a suonare il flauto per rallegrare la siesta del padre suo, delle cui qualità egli aveva grande venerazione...
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