Howard Phillips Lovecraft, spesso citato come H.P. Lovecraft (1890-1937), è stato uno scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense, riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme ad Edgar Allan Poe e considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana. Le sue opere, una contaminazione tra horror, fantascienza soft, dark fantasy e low fantasy, sono state spesso descritte, anche da lui stesso, col termine weird fiction (dove weird sta per “strano”), venendo riconosciute tra le principali origini del moderno genere letterario del new weird.
Uno dei maggiori studiosi lovecraftiani, S. T. Joshi, definisce infatti la sua opera come “un’inclassificabile amalgama di fantasy e fantascienza, e non è sorprendente che abbia influenzato in maniera considerevole lo sviluppo successivo di entrambi i generi”. Dal punto di vista del pensiero nei suoi racconti e saggi coniò la filosofia del cosmicismo, in conseguenza del suo ateismo e delle nuove scoperte scientifiche, e le sue idee in molti campi furono spesso controverse.
Inquietante e lucido, come la follia.
I ratti nei muri (The Rats in the Walls) è un racconto horror. Scritto tra l’agosto e il settembre 1923, fu pubblicato per la prima volta nel marzo 1924 sulla rivista Weird Tales.
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